Vittorio Grilli è sempre stato un burocrate di altissimo livello nel
Ministero dell'Economia, ma ha anche continuamente cercato di crearsi
ruoli più consoni alla capacità che pensa di avere. Con la piena
accettazione da parte di Tremonti ha costruito quell'assurdità
scientifica che è l'Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), diretto
personalmente da lui medesimo, iperfinanziato per legge e per lunghi
dieci anni, in un periodo di tagli consistenti alla ricerca e
all'Università. Ci sono anche intercettazioni telefoniche che dimostrano
la sua affannata ricerca di appoggi piuttosto discutibili per riuscire,
per fortuna senza successo, a diventare Governatore della Banca
d'Italia. Un personaggio tutto sommato che si presenta più per la sua
ansia di potere che per le sue dimostrazioni di equilibrio
istituzionale.
In un governo apparentemente "tecnico" che sta
sempre più mostrando delle tendenze conservative, se non proprio di
destra, Grilli rappresenta proprio la ciliegina sulla torta. Una torta
per festeggiare il controllo della finanza sullo Stato Italiano, e per
far definire questo Governo totalmente di destra. Una destra ben diversa
da quella populista ed incapace di Berlusconi, ma pur sempre destra.
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