mercoledì 20 novembre 2013

La Classe Dirigente che si autoassolve

Quindi il PD non voterà la sfiducia alla Cancellieri, perché per Letta sarebbe equivalso ad un voto di sfiducia al governo, e tutti hanno accettato questa assurda equivalenza. Anche Civati ha ritirato la mozione di sfiducia.
E la Cancellieri dichiara che "si difenderà sino all'ultimo", altro che dimissioni.
Come avevo già detto nel post precedente, ci sono situazioni che non hanno rilevanza penale, o magari la hanno ma non può essere dimostrata, ma che hanno enorme rilevanza politica e dovrebbero portare a delle ovvie conseguenze.
Ogni persona può intrattenere rapporti di amicizia con esponenti del mondo finanziario-imprenditoriale, anche se parte di quella zona grigia che separa la legalità dall'illegalità, e che è spesso illegalità non provata. Ma se hai un ruolo istituzionale, di difesa dello Stato, e "vieni beccata" a telefonare a persone ufficialmente indagate per reati gravi, nei cui riguardi "ti metti a disposizione" per fare qualcosa che potrebbe anche alla fine essere niente, in qualunque paese occidentale ti devi dimettere. E senza nemmeno discutere.
Barbara Spinelli, in un articolo su Repubblica oggi mette proprio in evidenza come la responsabilità politica e l'intransigenza nei suoi riguardi sia stata essenziale in Germania per uscire dallo scandalo che travolse anche Schröder, e lo stesso è valso per il Watergate americano.
In Italia abbiamo invece una classe dirigente che tende ad autoassolversi sempre e comunque, rifiutandosi di lasciare i posti di potere anche dopo la condanna di tre diversi gradi di giudizio.
Poi ci si chiede perché il Paese non sembra in grado di uscire dal baratro politico-economico in cui sta precipitando.
In questa situazione, il populista Grillo, pesantemente sconfitto nelle regionali in Basilicata, non può che ringraziare la Cancellieri, Letta e tutto il PD.

2 commenti:

  1. Signor Castellano, lei crede davvero che quello occupato dalla Cancellieri fosse un "posto di potere"?
    Io, sinceramente, ho i miei dubbi. Credo che chi davvero comanda in Italia sia qualcuno che non compare in pubblico e che muove le fila da dietro.
    La Cancellieri mi sembra solo una marionetta che semplicemente non puo' dimettersi. In fondo a lei dello stipendio di parlamentare e ministro non le importa niente, con tutti i soldi che ha. Se resta attaccata alla poltrona e' solo perche' chi l'ha messa li' le impone di restare.
    E non e' vero che la classe politica si autoassolve sempre, perche' nel caso della Idem non e' andata cosi'. Solo che la Idem era una facciata che si poteva rimpiazzare, mentre la Cancellieri e' un pezzo forte.
    Infine, mi dispiace che lei definisca Beppe Grillo semplicemente un populista. Da quel che vedo in questo blog, lei mi sembra una persona intelligente, per cui credo che possa analizzare il fenomeno 5 Stelle con un po' meno superficialita'.

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  2. Caro Attilio, per quanto riguarda il potere o meno di figure istituzionali come la Cancellieri, è sicuramente possibile che ci sia qualche "potere forte" che la guida, ma bisognerebbe anche individuarlo, non semplicemente essere sicuri della sua esistenza per amore del complottismo... e poi, parafrasando, ci sarebbe sempre da chiedersi: "e chi puppetta i puppettari?".
    Per quanto riguarda Grillo non posso che confermare che è un populista decisamente schierato a destra. Un uomo ricco senza troppi scrupoli sul come continuare ad arricchirsi e che ha trovato un modo comodo per farlo soddisfacendo anche il proprio ego non proprio minuscolo...
    Mi spiace che lei sia caduto nella trappola, anche se capisco che a volte può anche essere facile e non è sicuramente l'unico...
    Spero solo che riesca a capire la vera natura di Grillo e gli scopi del movimento che lui possiede (sì, possiede è la parola corretta) prima di fare danni irreparabili agli italiani...
    Cordiali saluti e si faccia risentire, che da quando ho dovuto forzatamente traslocare su Blogspot è diventato un mortorio, sicuramente anche per colpa mia... :)

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