venerdì 16 novembre 2012

6 domande ai candidati alle primarie

Per informazione di quella decina (scarsa) di lettori giornalieri di questo blog senza pretese, presento anche qui l'iniziativa presa da un gruppo molto eterogeneo di persone, tra cui (non) brillavo io. Si va dal meglio del giornalismo scientifico italiano, ad un gruppetto di ricercatori scientifici di Enti italiani ed internazionali, a semplici appassionati dei problemi della scienza, tutti accomunati da avere un minimo di frequentazione di FaceBook e molti da essere dei blogger, anche se a volte di ennesima linea, come nel mio caso.
L'iniziativa è la seguente (copio/incollo dalla dichiarazione ufficiale che può essere trovata sul sito della rivista Le Scienze):

E la scienza? Nel recente confronto televisivo tra i cinque candidati alle primarie del centrosinistra, i problemi della scienza e della ricerca non sono comparsi, né trovano particolare spazio nel dibattito politico in corso a dispetto della loro centralità per lo sviluppo nazionale.

Un gruppo di giornalisti scientifici, blogger, ricercatori e cittadini, constatata la mancanza di domande ai candidati alle primarie del centrosinistra sulle loro posizioni politiche in materia di scienza e ricerca, e ritenendo invece che da queste politiche dipenderà il futuro sociale ed economico a medio e lungo termine del paese, ha quindi deciso di chiedere ai candidati di rispondere a sei temi di grande respiro, in modo da offrire ai cittadini un panorama più completo della loro proposta politica.

Le sei domande

1. Quali politiche intende perseguire per il rilancio della ricerca in Italia, sia di base sia applicata, e quali provvedimenti concreti intende promuovere a favore dei ricercatori più giovani?

2. Quali misure adotterà per la messa in sicurezza del territorio nazionale dal punto di vista sismico e idrogeologico?

3. Qual è la sua posizione sul cambiamento climatico e quali politiche energetiche si propone di mettere in campo?

4. Quali politiche intende adottare in materia di fecondazione assistita e testamento biologico? In particolare, qual è la sua posizione sulla legge 40?

5. Quali politiche intende adottare per la sperimentazione pubblica in pieno campo di OGM e per l’etichettatura anche di latte, carni e formaggi derivati da animali nutriti con mangimi OGM?

6. Qual è la sua posizione in merito alle medicine alternative, in particolare per quel che riguarda il rimborso di queste terapie da parte del SSN?
 
 
E' nostra intenzione proporre le stesse identiche domande a qualunque candidato a votazioni primarie di qualunque partito o coalizione.
In attesa, e nella speranza, di avere delle risposte, stiamo preparando una lista più corposa, e magari più meditata, di domande da sottoporre ai candidati finali alle elezioni politiche.
Sarebbe ora di far capire a tutti, ma ai politici in particolare, che la Scienza non è un optional con cui farsi belli ogni tanto in caso di qualche successo che colpisce l'immaginazione, ma è invece una delle risorse essenziali, se non la più essenziale di tutte, per un paese come il nostro. L'alternativa è di dedicarci al turismo, come sembra aver detto ieri sera Briatore in qualche trasmissione televisiva con il supporto di qualche economista di turno. Bisogna solo essere coscienti che in quel caso i briatore ci farebbero i soldi, ed a noi, la grandissima maggioranza, toccherebbe solo la parte di camerieri.

3 commenti:

  1. A parte il paesaggio - e quello è splendido anche in altre parti del pianeta - Briatore e sodali si dimenticano che quando sono state costruite le cose che rendono l'Italia degna di essere visitata, eravamo noi a dominare la scienza e la tecnica.

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  2. Martino, tu rivolti il coltello nella ferita...

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  3. E adesso ci spargo il sale.

    Dominavamo anche la produzione industriale, i commerci e la finanza e - tanto per rincarare la dose - non avevamo nemmeno avuto bisogno di rinnegare la cultura classica che ci veniva dal passato, porca malora!

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